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Sabato 9 ottobre si è conclusa EMO 2021 Milano, la fiera di riferimento a livello mondiale per il settore delle macchine utensili per asportazione di truciolo.
Progettare queste soluzioni – attraverso un percorso di confronto continuo con i nostri clienti per riuscire a offrire loro delle macchine uniche e personalizzate in grado di soddisfare esigenze specifiche – è una delle nostre specialità. Per questo lo staff dei progettisti meccanici Pieffe Disegni ha voluto partecipare a una trasferta in giornata, fuori dall’ambito della settimana lavorativa, con la curiosità personale prima ancora che professionale di conoscere meglio le tendenze entro cui si muove il settore.
Forte di 700 espositori da più di 90 Paesi, la fiera di Milano ha rappresentato per i suoi oltre 60.000 visitatori un’occasione per certi versi unica di poter vedere all’opera in presa diretta, una accanto all’altra, alcune delle macchine utensili più grandi e tecnologicamente avanzate allo stato dell’arte, portate da grandi aziende di caratura internazionale come DMG, Makino, FFG, MCM e Mandelli, solo per citare alcuni esempi.
Assistere da vicino alle lavorazioni che diverse automazioni sono in grado di realizzare ci ha permesso di poterle analizzare fino al dettaglio e di confrontarci in alcuni casi con le realtà che le hanno proposte per ampliare ulteriormente il bagaglio delle nostre conoscenze tecniche ed esperienze dirette.
“Ho proposto a tutti di venire insieme a me a EMO 2021 Milano perché volevo ritrovare, dopo lo stop imposto dalla pandemia, le emozioni che fino ad allora avevo vissuto spesso in fiera, sin da quando ragazzino mio padre mi portava a vedere – racconta il nostro fondatore e titolare, Massimo Paraboschi – È lì che è nata la mia passione per la meccanica e che nel corso del tempo ha potuto maturare grazie a un confronto continuo con le applicazioni più all’avanguardia nel campo delle macchine utensili per asportazione di truciolo“.
EMO 2021 è stata per noi la prima uscita “di squadra” dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma partecipando abbiamo colto tangibile e concreto un clima di fiducia, ottimismo e voglia di ripartire che speriamo possa fare da traino non solo al settore meccanico ma a tutta la filiera economica del nostro sistema-Paese.
“Sono contento – conclude Paraboschi – di aver avuto la possibilità di condividere questo momento con tutta la squadra, analizzando soluzioni e condividendo punti di vista che possono sicuramente portarci a realizzare progettazioni ancora più spinte e all’avanguardia con il risultato di poter sempre offrire a chi si rivolge a noi la risposta più idonea per le sue specifiche esigenze di automazione”.