IndietroNotizie
La nostra attività di progettazione meccanica è funzionale all’introduzione di automazioni personalizzate in tanti e diversi ambiti della produzione industriale.
Le soluzioni robotiche che vengono adottate in questo settore sono in continua e rapida evoluzione, tanto che da qualche anno a questa parte accanto alle grandi macchine tradizionali ha iniziato ad affacciarsi sempre di più la robotica collaborativa.
Si parla di robotica collaborativa quando l’automazione è basata su robot, che tipicamente hanno la forma di un braccio con un polso prensile, in grado di condividere in sicurezza lo spazio con gli operatori, che li utilizzano alla stregua di utensili evoluti.
Il robot collaborativo, detto anche “cobot”, è capace di svolgere anche in autonomia attività complesse, contando in genere su sei gradi di libertà di movimento (quando non addirittura in affiancamento con un settimo asse).
La robotica collaborativa schiude delle possibilità che fino a qualche anno fa non erano neanche immaginabili in termini di automazione, permettendo di realizzare in maniera ripetitiva, con precisione e soprattutto in sicurezza (per le persone e per le strutture) attività di vario genere.
Ci sono applicazioni basate sui robot collaborativi che vanno dal carico/scarico di macchina utensile alla pallettizzazione, passando per il pick-and-place, l’avvitamento, l’incollaggio, la saldatura, la verniciatura, la finitura e molto altro.
Nella nostra esperienza abbiamo già avuto modo di interfacciarci, oltre che con dei robot tradizionali, anche con i robot collaborativi, curando la progettazione meccanica di celle che integrano entrambe queste tipologie.
L’evoluzione del settore è però impetuosa, e rimanere al passo è essenziale per affrontare con successo progetti sempre più complessi e migliorare il servizio di progettazione meccanica che possiamo offrire ai nostri clienti.
Per questo motivo, martedì 3 dicembre 2024 abbiamo partecipato con grande interesse al convegno “Robotica collaborativa: applicazioni industriali e prospettive future”, organizzato da Clust-ER dell’Emilia-Romagna, di cui siamo soci.
È stata un’occasione stimolante per approfondire le ultime tendenze tecnologiche e confrontarci su soluzioni innovative.
Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato numerosi progetti che prevedevano l’integrazione di robot, sia industriali sia collaborativi (o cobot).
Per un importante cliente del settore trasporti abbiamo realizzato un’automazione basata sui robot per l’assemblaggio di giunti incollati isolanti, curandola a partire dalla progettazione meccanica fino ad arrivare alla direzione dei lavori di posa e messa in funzione dell’impianto.
In un altro contesto ci è stato chiesto di sviluppare una cella automatizzata per la pallettizzazione o ancora un’applicazione dedicata all’affilatura di lame.
Addirittura siamo arrivati a progettare internamente un robot antropomorfo, quando un cliente ci ha chiesto un’applicazione personalizzata capace di raggiungere livelli di precisione assoluta non ottenibili con i robot disponibili sul mercato!
La robotica ha un ruolo primario anche in altri due progetti complessi a cui stiamo lavorando in questo periodo, uno per un impianto di assemblaggio assali completamente automatizzato, dalla presa del singolo componente al collaudo finale, e un altro per un impianto per il taglio delle bobine, destinato al settore del riciclo, in cui un robot è dedicato alla movimentazione e al carico dei componenti.
Il convegno di Clust-ER (di cui siamo associati) era volto a presentare altre tecnologie davvero innovative e condividere spunti che potrebbero trovare applicazione concreta nei nostri futuri progetti.
I relatori hanno parlato del progetto europeo Gentle Handling, che – con una forte anima in Emilia-Romagna – punta a realizzare un sistema di presa elettrostatico totalmente innovativo e ancora più delicato ed efficiente rispetto ai modelli attualmente più in auge.
Questo sistema è arricchito da un guanto aptico intelligente che permette di “addestrare” i robot collaborativi semplicemente disegnando i percorsi con la propria mano nello spazio e definendo punti di presa e forza della pressione esercitata.
Un altro progetto di prospettiva di cui si è parlato si chiama ROBOTIZR, una piattaforma che rende la programmazione robotica molto più semplice e accessibile – oltreché compatibile per diverse tipologie di robot.
In base alla nostra esperienza abbiamo già visto delle potenziali applicazioni, a cominciare dall’impianto per il taglio delle bobine a cui stiamo lavorando, dove questa innovazione potrebbe introdurre ottimizzazioni interessanti nei processi.
L’incontro di Clust-ER ha acceso i riflettori anche sul Progetto Rossini, un sistema che migliora simultaneamente la sicurezza dei robot e le prestazioni dei cobot consentendo ad entrambi di adattare dinamicamente le proprie traiettorie in base alla presenza degli operatori.
Questa innovazione, che ci ha colpito per la sua architettura avanzata, può essere implementata tanto su impianti di nuova concezione quanto su quelli già esistenti.
In Pieffe Disegni crediamo che il valore della robotica non risieda solo nella tecnologia, ma nella capacità di immaginare soluzioni personalizzate per ogni esigenza.
Partecipare a eventi come “Robotica Collaborativa: applicazioni industriali e prospettive future” di Clust-ER Emilia Romagna ci permette di rimanere aggiornati e di esplorare nuovi strumenti che potrebbero trasformare le sfide di oggi in opportunità di domani.
Siamo pronti a portare queste innovazioni nei progetti futuri, aumentando ulteriormente il valore delle nostre soluzioni su misura e garantendo ai nostri clienti automazioni all’avanguardia, efficienti e sicure.
Chi volesse approfondire con domande o chi avesse delle curiosità sulle possibilità offerte dalla robotica collaborativa e dalle nuove tecnologie per la progettazione meccanica, può contattarci ai riferimenti indicati nella pagina dedicata del nostro sito: saremo felici di discutere insieme la soluzione più adatta a soddisfare ogni esigenza specifica.